Strutture isoecogene - Segnale eco di pari intensita'

La struttura focale isoecogena, o nodulo isoecogeno, si caratterizza per la formazione di echi della stessa o molto vicina intensita' degli echi formati dal parenchima circostante. In altre parole, la lesione appare ecograficamente con l'aspetto del tessuto biologico sano o normale, rappresenta pertanto una evenienza che l'ecografista deve ricercare e osservare con attenzione, soprattutto tra i soggetti a rischio di sviluppare neoplasie.

Un esempio caratteristico di lesione isoecogena è rappresentato dal carcinoma epatico che inizialmente ipoecogeno, ingrandendosi si trasforma in una lesione isoecogena ed infine iperecogena disomogena.

Noduli isoecogeni possono essere evidenziati anche in altri organi parenchimatosi come ad esempio nella tiroide. Inoltre, è possibile la coesistenza di aree ipo- e iperecogene o una tendenza all'ipo- e alla iperecogenicità. Non di rado sono descritti noduli iso-ipoecogeni. Forse piu' propriamente si dovrebbe parlare di noduli disomogenei con aree iso- e ipoecogene.

Isoecogne ESCAPE='HTML'

Le lesioni isoecogene possono passare inosservate proprio a causa della caratteristica ecografica, difficile da individuare se non per alcune sfumature identificabili nel tappeto di echi omogeneo.

Possono essere lesioni isoecogene:

- adenomi epatici

- adenomi tiroidei

- noduli iperplastici della tiroide

- iperplasia nodulare focale (FNH) epatica

- miomi uterini

- noduli rigenerativi epatici in corso di cirrosi

- neoplasie primitive (colangiocarcinoma, HCC)

- metastasi

Le lesioni isoecogene possono apparire omogenee o disomogenee e possono essere individuate, talora, grazie ad un alone ipoecogeno periferico (halo sign), piu' o meno sottile e piu' o meno completo.

 

Pagine correlate:

Isoecogene

Bibliografia

Ecografia Clinica. Busilacchi - Rapaccini. Idelson Gnocchi