Strutture ecogene: diamo una definizione
Per ecogeno si intende tutto cio' che possiamo visualizzare sullo schermo dell'ecografo sottoforma di pixel. Ma riflettendo su questo termine... Una struttura definita "ecogena", pertanto, non fornisce informazioni sostanziali in quanto ogni struttura visualizzata sul monitor è, di fatto, ecogena (=che genera echi).
Occorre, tuttavia, tenere a mente che ogni organo presenta ecograficamente una specifica ecogenicita' definita normale; inoltre, nell'ambito della "normalità" potremo definire una "normale" distribuzione omogenea o disomogenea degli echi. Infatti, in condizioni fisiologiche i seguenti organi si presentano disomogenei:
- la mammella tende ad essere disomogena per la componente fibroadiposa, soprattutto durante la gravidanza o l'allattamento per l'abbondante presenza di tessuto ghiandolare
- l'ovaio e' disomogeneo per la presenza della componente fibrostromale e dei follicoli in maturazione (anecogeni)
- l'utero e' disomogeneo per la presenza dell'endometrio e del miometrio
- il rene e' disomogeno per la presenza della corticale, della midollare e dei seni pielici (anecogeni)
Mentre, in condizioni di normalita' i seguenti organi si presentano costituiti da un tappeto di echi, uguali tra di loro, omogeneamente distribuiti nella compagine dell'organo:
- fegato
- pancreas
- milza
- testicolo
- tiroide
Di seguito, alcune immagini di riferimento:

Differenza tra corticale e midollare, la prima normalmente meno ecogena rispetto alla midollare.

Tappeto di echi omogeneamente distribuiti.

Tappeto di echi omogeneamente distribuiti.

Tappeto di echi omogeneamente distribuiti.
Pagine correlate:
- Semiotica ecografica
- Strutture anecogene
- Strutture anecogene disomogenee
- Strutture ipoecogene
- Alone ipoecogeno
- Strutture isoecogene
- Strutture iperecogene
- Strutture miste e complex mass
- Artefatti ecografici

Ecografia clinica. Busilacchi - Rapaccini. Idelson Gnocchi